LA POSSIBILITÀ DI ASSUMERE NUOVI DIPENDENTI IN FORMA AGEVOLATA RIMANE ANCORA PER POCO: DA GENNAIO 2016 L’INCENTIVO RISULTERÀ PIÙ CHE DIMEZZATO. ECCO QUALI CONDIZIONI VANNO RISPETTATE E QUANTO LA FARMACIA POTRÀ RISPARMIARE GRAZIE ALLA RIDUZIONE DEI CONTRIBUTI
La Legge di Stabilità 2016, in fase di approvazione definitiva, prevede una riduzione del bonus assunzioni.
Dal prossimo gennaio, infatti, chi assumerà un lavoratore potrà godere delle agevolazioni previste dalla Legge 190/14 in termini ridotti, e questo con ogni probabilità porterà a una corsa di fine anno alle assunzioni agevolate.
Per poter accedere al “Bonus occupazionale”, prima di procedere all’assunzione occorre verificare tre condizioni:
- che il lavoratore nel corso degli ultimi sei mesi non abbia avuto un contratto a tempo indeterminato;
- che, nel periodo compreso tra 1 ottobre 2014 e 31 dicembre 2014 non abbia già avuto un rapporto di lavoro con l’azienda richiedente l’incentivo o con società ad essa collegabili;
- che non abbia già goduto del beneficio in relazione ad altra precedente assunzione con il medesimo datore di lavoro.
Verificato questo, è preferibile affrettarsi e concludere la procedura in quest’ultima frazione dell’anno: così si potrà beneficiare di uno sgravio contributivo completo, fino a un massimo di 8.060 euro per tre anni.
Con il nuovo anno, invece, bisognerà accontentarsi di un incentivo con minore appeal: il bonus occupazionale 2016 prevede, infatti, stando al testo della legge di stabilità attuale, uno sgravio contributivo del solo 40% (non più del 100%), sino a un massimo di 3.250 euro per due anni.
Riassumendo, quindi, per le assunzioni effettuate nel 2015 lo sgravio può coprire anche l’intera quota contributiva a carico del datore di lavoro, fino a un importo massimo di 8.060 euro e avrà durata triennale (per un totale beneficio massimo di 24.180), mentre per le nuove assunzioni a tempo indeterminato effettuate nel 2016 si potranno ridurre i contributi del 40% (e non del 100%) fino a un tetto annuo di 3.250 euro e per una durata di soli due anni (per un totale beneficio massimo di 6.500).
La riduzione, quindi, è più che evidente: la misura massima dell’incentivo si riduce dai 24.180 euro attuali ai 6.500 previsti per il 2016. Un’ulteriore riduzione si riscontrerà nel 2017, anno in cui l’incentivo scenderebbe alla durata di un solo anno e per un importo non superiore a 1.600 euro, mentre nel 2018 l’incentivo si esaurirà completamente. Sebbene il bonus occupazionale abbia prodotto ottimi risultati in termini di assunzioni e stabilizzazione, il governo si trova oggi a dover reperire risorse ingenti a favore di questa misura e allo stato attuale ciò non sembra possibile. Gli stanziamenti per anno previsti sono, difatti, 1.886 miliardi per il 2015, 4.885 per il 2016, 5.030 per il 2017, 2.902 per il 2018 e soli 387 milioni per il 2019. Sembra, inoltre, che non siano state previste deroghe neanche in riferimento a talune categorie.
In un primo momento si era pensato di lasciare l’incentivo con il bonus pieno a favore di donne o di farmacie che assumevano nel Sud (che oggi protesta), ma ad oggi si tende a un incentivo lasciato nella sua formulazione invariato, limitato con una riduzione di importo e di durata, senza, dunque, eccezione alcuna. Terminiamo ricordando alcuni dati che testimoniano la forza dell’incentivo: dal 1 gennaio al 31 agosto di quest’anno si sono registrati 790.000 rapporti di lavoro (tra nuove assunzioni e stabilizzazioni) che hanno goduto del bonus occupazionale.
Nel corso del prossimo anno probabilmente l’incentivo non avrà più la forza di spingere all’assunzione come in precedenza e, quindi, ogni farmacia si troverà nuovamente a fare i conti con tutte le agevolazioni possibili per procedere a un’assunzione in termini di risparmio anche previdenziale. Dal 2016, infatti, assumere con il bonus occupazionale non sarà più la scelta scontata, in quanto il suo appeal ridotto dovrà confrontarsi con l’intero ventaglio di agevolazioni possibili, che a questo punto rientreranno a pieno titolo in campo.
di Agnese D’Amico
Pubbllicato su Farmamese n. 9 – 2015