fbpx

Flusso di Cassa in Farmacia

flusso di cassa

Il flusso di cassa,(cash flow) è un indice molto importante per tutte le aziende, farmacie incluse, perchè indica, con riferimento a un determinato periodo di tempo, le variazioni in positivo e in negativo della liquidità per effetto della gestione.

L’andamento dei flussi di cassa è un indice molto importante nella fase di valutazione relativamente alla solidità dell’azienda. Essenzialmente, se il cash flow è positivo, si rileva che l’azienda ha prodotto liquidità; se, invece, risulta negativo significa che sono state assorbite più risorse finanziarie di quanto non ne siano entrate.

Il cash flow misura la capacità della farmacia di autofinanziarsi senza dover ricorrere all’indebitamento esterno (reperimento di capitali da soggetti terzi come, ad esempio, le banche) che, se troppo elevato, produce costi sottoforma di interessi passivi.

La farmacia, erroneamente, valuta le prestazioni finanziarie dell’attività dal risultato economico, ottenuto dalla differenza tra costi e ricavi, e confonde l’utile con la liquidità.

Quante volte ci si chiede: ma questo utile dove è finito? In banca non ci sono questi soldi!

La motivazione è questa: l’utile o la perdita è solo la differenza tra i ricavi e i costi di competenza dell’anno senza tener conto dell’effettivo incasso dei ricavi per le vendite e/o servizi effettuati o del pagamento dei costi indicati nel conto economico. 

L’obiettivo di una corretta gestione della farmacia – necessariamente affiancata da strumenti di controllo e di analisi – è quello di ridurre la forbice fra utile economico ed effettiva liquidità prodotta. Questi due valori non potranno mai coincidere in quanto alcuni costi indicati nel conto economico non corrispondono ad un’effettiva uscita finanziaria; si pensi, ad esempio, agli ammortamenti (ripartizione in quote annuali del costo di un bene strumentale) o alle quote T.F.R. annuali dei dipendenti (l’uscita finanziaria avverrà solo all’atto delle dimissioni o licenziamento del/della dipendente).

La farmacia, per monitorare il risultato economico e i flussi di cassa, utilizza il bilancio composto dal conto economico – che evidenzia i costi e ricavi – e lo stato patrimoniale – che contrappone le attività e le passività (impieghi e fonti di finanziamento). Tale documento riepiloga i dati che si generano quotidianamente in farmacia per effetto delle sue attività, in modo da renderli comprensibili ai fruitori delle informazioni.

La gestione di una farmacia genera entrate attraverso le vendite di prodotti e prestazioni di servizi e, dall’altro lato, produce uscite per costi, con l’obiettivo di minimizzarli per aumentare maggiormente la disponibilità finanziaria (flusso di cassa positivo).

I flussi di cassa tipici di una farmacia sono rappresentati da:  

  • pagamenti per forniture di prodotti farmaceutici (anche fortemente dilazionati, nella media 60-90 giorni), per stipendi ai dipendenti, per affitti dei locali del negozio, per leasing o noleggi di attrezzature, per pagamento di eventuali mutui bancari, per prelevamenti del titolare o dei soci, per pagamento delle imposte sui redditi qualora venga utilizzato il conto aziendale; 
  • incassi immediati in relazione ai clienti finali e alle Dcr (ad eccezione della Dcr emessa a dicembre, il cui incasso slitta all’anno successivo).

Un altro elemento molto importante da monitorare è la gestione delle scorte che, anche per una farmacia, è una delle cause di una non corretta gestione economica e finanziaria. La gestione del magazzino rappresenta, pertanto, uno dei processi chiave e contribuisce al conseguimento degli obiettivi di efficienza e di redditività.

L’attività di farmacia, ha visto ampliarsi il ventaglio delle richieste dei clienti e, di conseguenza, delle esigenze da soddisfare.

La gestione del magazzino risulta di particolare importanza poiché acquisire prodotti in eccedenza rispetto alle necessità produce rilevanti uscite finanziarie nel breve termine a cui si contrappongono entrate finanziarie (per vendite) nel medio-lungo periodo.

Tutte le scelte vanno ponderate: un assortimento troppo scarso può danneggiare la capacità concorrenziale ma, dall’altro lato, è necessario contenere il livello delle scorte e mantenere un’elevata rotazione dei beni in giacenza al fine di non pregiudicare l’equilibrio economico e finanziario dell’attività riportando liquidità in farmacia.

La gestione dell’inventario fisico prevede un impiego significativo del flusso di cassa per cui la farmacia  deve gestirlo attraverso un attenta analisi e pianificazione utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal controllo di gestione quali, ad esempio, il calcolo della scorta minima o del punto di riordino. 

La farmacia che non pianifica può trovarsi in situazioni che possono minarne la sopravvivenza stessa. Un cash flow negativo (salvo per le farmacie di nuova apertura) è indice del fatto che la farmacia non è in grado, magari anche solo temporaneamente, di far fronte ai pagamenti con la propria liquidità. 

Per tutti i motivi sopra esposti si rende ormai necessaria l’implementazione nella gestione anche di una fase di pianificazione dell’attività (budget annuale), attraverso la determinazione del punto di pareggio economico e finanziario. Con tale termine si indica l’importo dei ricavi/incassi necessari per coprire i costi/pagamenti totali futuri stimati in tale fase di pianificazione. 

Rimaniamo a disposizione per ulteriori informazioni – Numero Verde 800.910.245

Agnese D’Amico 

 

 

Menu