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Beni strumentali e Industria 4.0

beni 4.0

Beni materiali 4.0

La scadenza del 31 dicembre 2022 è importante anche per l’acquisto di beni materiali definiti “4.0”

La misura del credito d’imposta è fissata al 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, e decresce progressivamente fino al 10% per costi superiori a 10 milioni di euro, fino al tetto massimo di 20 milioni.
Resta ferma la finestra temporale “allargata”, se la consegna del bene avviene entro il 30 giugno 2023.

Beni immateriali 4.0

Per l’acquisto di beni immateriali che avviene dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2022 di cui alla Tabella B allegata alla legge 232/2016, la misura del credito d’imposta, fissata dapprima nella misura del  20%, viene incrementata al 50% solo per gli investimenti eseguiti nel 2022, ferma restando la solita deroga di cui sopra per le consegne eseguite entro il 30 giungo 2023 (nel senso che anche in questo caso l’aliquota dell’ agevolazione è del 50%).

Investimenti eseguiti dal 2023

in questo caso  si prospetta l’azzeramento delle agevolazioni se parliamo di beni strumentali materiali o immateriali non 4.0. In base alla legislazione attuale, resterà solo l’agevolazione del patent box (incremento figurativo del 110% del costo) riferita alle attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla creazione di beni immateriali riconducibili a software protetti da copyright, brevetti depositati, disegni e modelli.

Beni materiali e immateriali 4.0 acquisiti dal 2023

Il credito d’imposta “sopravvive” anche per i beni materiali e immateriali 4.0 acquisiti dal 2023 in poi, ma tende a decrescere.
Più precisamente, se parliamo di beni strumentali materiali, l’acquisto tra il 2023 e il 2025 (con finestra temporale “allargata” al 2026) determina un tax credit del 20% (progressivamente decrescente per investimenti che superano 2,5 milioni di euro, per arrivare al 5% per quelli il cui costo è compreso tra 10 e 20 milioni).

Invece, per i beni immateriali 4.0 acquisiti dopo il 2022 e fino al 31 dicembre 2023, il credito è del 20%; e se l’acquisto avviene nel 2024 o nel 2025, la misura decresce rispettivamente al 15 e 10 per cento.
La consegna ultima del bene immateriale potrà avvenire al 30 giugno 2026, con le citate condizioni previste per la prenotazione del bene. Oltre questa data, ad oggi non sono previste agevolazioni sull’acquisto di beni strumentali 4.0.


Gli acquisti agevolati e le scadenze
1. BENI «ORDINARI»

31 dicembre 2022
Termine per eseguire acquisti in beni strumentali materiali e immateriali non 4.0, ottenendo il tax credit del 6 per cento. Per gli investimenti oltre questa data resta solo l’agevolazione del Patent box su alcuni beni immateriali frutto di attività di R&S (incremento figurativo al 110% del costo del bene ai fini della deduzione fiscale).
2. BENI «ORDINARI»
30 giugno 2023
Termine per la consegna di beni strumentali materiali o immateriali non 4.0, per i quali entro il 2022 sia stata conclusa la “prenotazione”, che consiste nel pagamento (entro il 2022) di un acconto di almeno il 20% del costo del bene, con l’ordine accettato dal fornitore. In tal caso il tax credit compete al 6% anche nel 2023.
3. BENI 4.0
31 dicembre 2022
Termine per eseguire acquisti in beni strumentali materiali 4.0 ottenendo il tax credit al 40% (che cala per gli investimenti in anni successivi fino al 2025). È anche la scadenza del credito al 50% per i beni immateriali 4.0: software, sistemi o piattaforme funzionali al processo di trasformazione tecnologica e digitale.
4. BENI 4.0
30 giugno 2023
Termine per la consegna dei beni strumentali materiali o immateriali 4.0 per i quali sia stata attivata la procedura di prenotazione entro il 31 dicembre 2022. La consegna entro il 30 giugno 2023 consente di avere il tax credit nella stessa misura del 2022: cioè il 40% per i beni materiali e il 50% per i beni immateriali.

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