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Mascherine: Dubbi sul Rimborso Ammissibile

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Nella giornata del 13 maggio 2020, dopo lunghe trattative e numerose riunioni volte anche a chiarire la situazione di “colpevolezza” che ha colpito le farmacie, è stato sottoscritto un apposito ADDENDUM al Protocollo d’intesa firmato il 01 maggio 2020 tra FEDERFARMA e il Commissario Straordinario di Governo, dott. Arcuri, che ricordiamo, disciplina sia il rimborso e la liquidazione delle mascherine chirurgiche a favore delle farmacie, sia la fornitura delle stesse da parte delle Struttura del Commissario straordinario.
L’Addendum stabilisce che per le attività di ristoro e liquidazione, il Commissario straordinario si impegna a corrispondere a favore delle farmacie e parafarmacie, il differenziale tra i costi sostenuti da queste ultime per approvvigionarsi di mascherine chirurgiche monouso – dalla mezzanotte del 13 maggio 2020 e fino alle ore 23.59 del 30 giugno 2020 – e il prezzo di € 0,40 per singola unità, in modo da assicurare la cessione al pubblico, verso il corrispettivo di € 0,50 + IVA.
In allegato all’ Addendum vi è l’impegno delle associazioni dei distributori ad assicurare alle farmacie e parafarmacie, in attuazione del presente addendum al protocollo, una quantità di mascherine chirurgiche al prezzo di 0,46 €, delle quali è stata già avviata la verifica delle certificazioni strumentali alla loro immissione in commercio sul territorio nazionale.
Le associazioni dei distributori si sono impegnate ad approvvigionare con una fornitura di 9 milioni di mascherine a partire dal 18 maggio ( 4 milioni la prima settimana e 5 milioni dal 25 al 31 maggio) e di 20 milioni di mascherine ogni settimana a partire da giugno.
Il Commissario straordinario provvederà, inoltre, ad integrare gli approvvigionamenti, con ulteriori mascherine chirurgiche, al prezzo di 0,38 €, che perverranno nelle farmacie nella misura di 5 milioni sia per questa settimana (dall’11 al 17 maggio) sia per quella dal 18 al 24 maggio.
Il raggiungimento di quest’ultimo accordo, frutto di un lungo lavoro dalle larghe intese, oltre ad attestare l’impegno delle associazioni di categoria di distributori, delle farmacie e delle parafarmacie, permetterà, soprattutto, di arginare una delle questioni più rilevanti di questa fase 2, attraverso la riattivazione dei necessari canali di approvvigionamento.

Un nodo ancora da sciogliere,però, riguarda tutte le mascherine ordinate dalle farmacie e introdotte in magazzino successivamente alla data 3 maggio fino alla mezzanotte del 12 maggio, considerato che la precedente ordinanza commissariale, la n.11/2020 del 26 aprile, menziona tra le mascherine oggetto di rimborso quelle acquistate dalle farmacie dal 1° aprile 2020 ad un prezzo unitario superiore a € 0,40 + IVA e vendute, a partire dal 27 aprile 2020, al prezzo imposto in tale data di € 0,50 + IVA e tutte le mascherine chirurgiche che, a partire dal 20 aprile, risultano ordinate dalle farmacie ad un prezzo unitario superiore a € 0.40 + IVA e che risultano introdotte in magazzino fino alle ore 23.59 del 3 maggio 2020.

Presumibilmente nelle prossime ore verrà fatta chiarezza sulla possibilità, o meno di portare a rimborso anche gli acquisti e gli ordini di mascherine effettuati in tale lasso di tempo, che al momento risulta privo di riferimenti.

di Ilaria Rizzo

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